Agostura..
Ieri sera sono stato in un locale in Corso San Maurizio, al numero 48/b, appena dopo la fine di via Verdi: il nome è molto piemontese, nonchè significativo: Scapa' da' ca'. Si tratta di un locale molto carino, ideale per fare un aperitivo in piccole compagnie. Il cibo è buono, la confusione poca e i bagni quasi puliti.
Ma il pezzo forte, a mio avviso, è come fanno il mojito:
una cosa eccezionale: dolce, zuccherato al punto giusto, alcolico al punto giusto, con le foglie di menta che escono fuori dal bicchiere. Ma soprattutto, la chicca, è l'aggiunta di un ingrediente misterioso, versato appena dopo il ghiaccio triturato nel pestato lime e zucchero di canna.
Infatti ho notato il cocktailman versare qualche goccia di liquido rossiccio, un po' più denso del solito. Al chè, incuriosito, gli ho direttamente chiesto di cosa si trattava: "Agostura", mi fa, mostrandomi una boccetta, con lo stesso nome stampato sopra.
Si tratta di un estratto di erbe amarassimo, assolutamente imbevibile da solo, che da, come dire, un tono in più al mojito. E infatti così è. Davvero molto buono e fresco.
Senza dubbio un locale in cui tornare e consigliato a chi può apprezzare questo genere di cose.
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