martedì 27 maggio 2008

Concerto Subsonica pro ambiente


Sabato 24 maggio, in Piazza Vittorio, c'è stato un grande concerto, completamente gratuito, dei torinesissimi Subsonica.

L'occasione era per l'iniziativa Uniamo le energie.

Mi limito a copiare una recensione del concerto estrapolata dalla Stampa del 25 maggio, perché purtroppo sono arrivato a concerto già inoltrato:


Subsonica più forti della pioggia, diecimila al concerto!

Il cielo su Torino stavolta è impietoso. O forse ancor più struggente, in questa notte che è come un ritrovo tra vecchi amici. E una riconciliazione con certi presunti nemici. Piove, e solo quando cala il buio, l’incantesimo si rompe: la piazza che sembrava sgombra lascia il posto all’invasione Subsonica. Sei, settemila, che diventano dieci quando il concerto comincia e il cielo smette di fare le bizze. Piazza Vittorio regge l’urto con disinvoltura. E senza un briciolo di veleno. Significa tanto, questa notte. La piazza delle tensioni messa alla prova. È piena quasi per metà, ben più affollata di un qualsiasi sabato sera. Mezza città confluisce qui. Ed è uno scherzo del destino che siano proprio i Subsonica a tenerla a battesimo. A vedere l’effetto che fa, dopo le polemiche e le scaramucce. Missione compiuta, come se per questa volta fosse stato firmato un patto segreto: “Non roviniamo la festa”. Sarà che mancano le auto, che poi sono la genesi della contesa. Fuori dal rettangolo, lontano dalla piazza.
I posti di blocco dei vigili sono piazzati tutto intorno: le auto vengono dirottate altrove già a metà di Via Po, e poi alla Gran Madre, in corso San Maurizio, direttamente all’imbocco di corso Cairoli. Zona off limits: niente multe stanotte. Niente vigili: se ne restano ai bordi della piazza, controllano il traffico. Per la folla, invece, bastano un paio di pattuglie di polizia e carabinieri. Una manciata di agenti, che sorvegliano discreti, da lontano, o s’aggirano sereni, tra la folla impaziente. Che fischia, sì, ma solo perchè il concerto tarda a cominciare, mentre la marea monta, la pioggia concede tregua e gli sguardi restano immobili a fissare quattro strumenti e un microfono in cerca d’autore. La voce della piazza, però, racconta ancora di sabato scorso, di tre settimane fa. Folla contro vigili. L’assurda guerriglia della repubblica del mojito contro lo Stato. “Robe da pazzi, che senso ha attaccare vigili e carabinieri? “, si domanda Mario Casiddu da Ivrea. Uno di quelli che migrano il sabato sera, macinano chilometri per ritrovarsi all’incrocio tra il fiume e la notte. Atmosfera distesa, stasera si balla e si canta, altro che insulti. “Questo concerto arriva al momento giusto”, dice Elisa Francescotti. Arriva a conciliare. “Ci volevano loro, i Subsonica che sono parte di questa città e di questa piazza”. Qualcuno affonda il colpo, mette a nudo certe contraddizioni. “Ci hanno detto che Torino doveva trasformarsi, diventare capitale della cultura. Bene, sta succedendo. Ma queste trasformazioni vanno accompagnate. Seguite”, spiega Agnese Bonino. Cioè? “questa piazza, i Murazzi, sono cultura. E qualcuno crede bastino i locali. Invece no: dove c’è tanta gente servono anche servizi: parcheggi, bagni, mezzi pubblici”. Ma, in fondo, non è serata da polemiche: certi spettacoli, per di più gratuiti, sono diventata merce rara. E certi incroci del destino – i Subsonica nella piazza che li ha visti nascere, dietro il Po e appena sopra i Murazzi – azzerano i rancori. Parola di Federica Guarnieri: “ è l’amalgama perfetto, e il fatto che arrivi ora vale il doppio”. Palco e piazza già si scambiano effusioni. “Che questo magnifico luogo, stasera, diventi un’immensa discoteca”.



Da quello che ho potuto modestamente osservare è stato un gran bel concerto: mi ha emozionato molto risentire la classica Tutti i miei sbagli, in quel di Piazza Vittorio.

Dopo, in un momento in cui il cielo si era degnato di trattenere la sua tediosa acqua, giro per i Murazzi, verso lo Splash, locale nuovo a fianco delle Arcate (mi sembra :s), in cui si inaugura la nuova serata di TuriMegaZeppa. Lui l'ha chiamata Ancora Un Po, data la vicinanza al fiume Po.....non so quanto sia vero come nome....Dentro la classica musica del Turi: un misto tra rock (memorabile il pezzo dei Bloc Party che ha messo), pop e spazzatura.

Una volta usciti, pioveva di nuovo...

Festa da Mario

Apro una piccola parentesi per postare questo video:
si riferisce alla reazione umana ad uno dei video più scabrosi che si sia mai visto....